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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Potenzialità dei TOCOTRIENOLI su osteoporosi e danni al DNA in persone anziane.

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Tocotrienoli hanno attirato l'attenzione di molti ricercatori in tutto il mondo per le loro importanti proprietà terapeutiche e preventive, risultando efficaci nel controllare i livelli di colesterolo, l'evoluzione flogistica di numerose patologie infiammatorie e probabilmente anche la trasformazione neoplastica. Attualmente, ancora numerosi gruppi di ricerca stanno cercando di caratterizzare a pieno l'attività molecolare di queste vitamine, considerando la particolare complessità del meccanismo d'azione che con grande probabilità interviene direttamente nel controllo dell'espressione genica e delle più nobili funzioni della cellula. Tratto da https://www.x115.it/articoli/tocotrienoli.html Sono stati documentati una serie di effetti potenziali correlati all'assunzione o comunque alla presenza di adeguati livelli ematici di tocotrienoli. gli autori di questa revisione sistematica si sono posti l'obiettivo di valutare l'effetto potenzi

Depressione maggiore: l'aggiunta di aripiprazolo al primo antidepressivo è l'intervento più efficace

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Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Jama, nei pazienti che non rispondevano a un farmaco antidepressivo l'aggiunta dell'antipsicotico aripiprazolo aumentava modestamente la probabilità di remissione dalla depressione rispetto al passaggio all'antidepressivo bupropione. «Il disturbo depressivo maggiore è una patologia cronica e debilitante che nel 2015 ha interessato circa 16 milioni di adulti negli Stati Uniti»spiega Somaia Mohamed, del Veteran Affairs Connecticut Healthcare System di West Haven, negli Stati Uniti, prima autrice dello studio.  «Purtroppo, meno di un terzo dei pazienti raggiunge la remissione con il primo antidepressivo» aggiunge. I ricercatori hanno quindi voluto valutare se vi fosse una differenza tra gli approcci terapeutici diretti a pazienti non responsivi al loro antidepressivo e hannorandomizzato1.522 soggetti in 35 U.S. Veterans Health Administration Medical Center, uomini per l'85% e con età media di 54 anni, con diagnos

ZOLPIDEM farmaco per l'insonnia utile anche per altre patologie neurologiche

Lo zolpidem è utile, seppure con effetti transitori, nel trattamento di una grande varietà di disturbi neurologici spesso correlati a disturbi del movimento e disturbi della coscienza. È quanto afferma Martin "Nick" Bomalaski del Dipartimento di Medicina fisica e riabilitazione all'Università del Michigan di Ann Arbor, primo autore di un articolo di revisione appena pubblicato su Jama Neurology. «Il farmaco, un ipnotico appartenente alla famiglia delle imidazopiridine comunemente usato per curare l'insonnia, aumenta l'attività dell'acido gamma-aminobutirrico A (Gaba), il medesimo neurotrasmettitore a effetto inibitorio su cui agiscono le benzodiazepine. Inoltre, data la sua azione selettiva sul sottotipo omega1 del recettore del Gaba, lo zolpidem ha tutte le potenzialità per essere impiegato nel trattamento di una gamma diversificata di patologie neurologiche, compresi i disturbi del movimento e lo stato vegetativo» sottolinea il ricercatore, che assieme ai