Fibrillazione atriale e nuovi farmaci anticoagulanti orali
La fibrillazione atriale è l'aritmia più diffusa al mondo, il cuore cioè batte in modo irregolare, e si stima che in Italia ne soffrano più di 500 mila persone.
Il sintomo più comune è la
palpitazione, più o meno forte, che spaventa la persona. Bisogna distinguere tra
la fibrillazione che si presenta ogni tanto, quella che passa veloce una sola
volta, come una scossa elettrica, quella infine che non passa più (cronica).
Questa costante alterazione del ritmo cardiaco, può portare a dei ristagni di
sangue che potrebbero indurre la formazione di trombi.
Per contrastare la possibilità di trombi che
potrebbero ostruire un vaso sanguigno, chi soffre di fibrillazione atriale deve
assumere dei farmaci anticoagulanti. A volte, per calmare sul momento l’attacco
di una fibrillazione parossistica o persistente i medici possono usare una
scarica elettrica in anestesia.
Negli anni c’è stato un sempre
maggiore interesse all’introduzione dei nuovi anticoagulanti, in sostituzione
dei “vecchi” ma pur sempre efficaci dicumarinici (warfarin), nel trattamento
e prevenzione della trombosi.
Queste nuove molecole includono
dabigatran (Pradaxa) approvato per laprima volta negli Stati Uniti dalla FDA
(Food and Drug Administration) nel 2010, rivaroxaban (Xarelto) nel 2011,
Apixaban (Eliquis) nel 2012 e edoxaban (Savaysa) approvato nel 2015. Dabigatran
è un inbitore diretto della trombina. Rivaroxaban, apixaban e edoxaban sono
tutti inibitori del fattore Xa.
I Nuovi Anticoagulanti Orali,
hanno maggiori vantaggi farmacologici rispetto al warfarin, che è un
antagonista della vitamina K, unna farmacocinetica facilmente prevedibile e
poco interazioni con altri farmaci.
Il warfarin inoltre ha una
finestra terapeutica molto stretta che dipende anche da fattori quali la dieta
e il monitoraggio regolare del tempo di protrombina (PT) a differenza dei NAO (Nuovi
anticoagulanti orali) che non necessitano di questo monitoraggio, se non ad
inizio terapia o nel passaggio di transizione da warfarin a NOA.
Nel gennaio 2019, le linee guida
per il trattamento della fibrillazione atriale, sono state aggiornate indicando
come prima scelta per la prevenzione dell’ictus, proprio l’utilizzo dei NAO.
Confronto tra i nuovi farmaci anticoagulanti
La questione se un farmaco sia
migliore rispetto a un altro è stato un argomento dibattuto già nel 2016 durante
la riunione annuale dell'American College of Cardiology del 2016 (ACC.16) in
aprile. In quell’occasione il Dr. Bernard Gersh, M.B., CH.B., D.Phil, Mayo
Clinic, Rochester, Minnesota, hanno discusso la meta-analisi del 2013 di Ruff
et al., che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di NAO e warfarin. In
questa analisi, I NAO hanno mostrato una riduzione dell'ictus emorragico (51
percento), della mortalità per tutte le cause (10 percento) e della emorragia
intracranica (52 percento). Tuttavia, hanno anche evidenziato un aumento del rischio
di sanguinamento gastrointestinale (GI) del 25% rispetto al warfarin.
Se si prendono i dati disponibili
dagli studi clinici per questi agenti al valore nominale, è possibile trovare
alcune nicchie in cui un agente sembra essere migliore degli altri. Vedi tabella 1.
I dati degli studi clinici offrono i seguenti risultati
mettendo i diversi nuovi anticoagulanti a confronto:
- Dabigatran è l'agente con la più grande riduzione del rischio relativo di ictus ischemico;
- Gli agenti con la più grande eliminazione renale includono dabigatran (80 percento) ed edoxaban (50 percento);
- L'agente da evitare nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) superiore a 95 ml / min è edoxaban;
- La posologia stabilita per pazienti ad alto rischio con modesta funzione renale esiste per rivaroxaban e apixaban; e
- Il dosaggio una volta al giorno può essere utilizzato con edoxaban e rivaroxaban.
Domande sollevate su nuovi anticoagulanti
Dobesh ha osservato che tutti gli NOAC hanno dimostrato di
essere uguali o superiori al warfarin usando metodi intent-to-treat o per
protocollo. [2-5] Tutti i NOAC hanno anche mostrato una riduzione
statisticamente significativa degli ictus emorragici rispetto al warfarin. [2
-5] Quindi, ha spiegato che i dati per questi nuovi agenti non differenziano un
agente da un altro in queste aree. Solo dabigatran ha dimostrato superiorità
rispetto al warfarin per quanto riguarda la prevenzione dell'ictus ischemico.
Apixaban ed edoxaban sono stati evidenziati negli studi per
essere più sicuri del warfarin rispetto al sanguinamento maggiore, [4,5] e
rivaroxaban e dabigatran non hanno mostrato alcuna differenza nel sanguinamento
maggiore rispetto al warfarin. [2,3] Tuttavia, l'ARISTOTLE e gli studi ENGAGE
AF-TIMI 48 hanno contato solo un evento emorragico se si è verificato entro due
o tre giorni dopo l'arresto dell'agente di studio.
Apixaban ha dimostrato una diminuzione significativa della
mortalità per tutte le cause rispetto al warfarin [2] e tutti i NAO hanno
mostrato una riduzione del 10% nella mortalità per tutte le cause. [1-5] Lo
studio ARISTOTLE ha esaminato oltre 4.000 pazienti rispetto agli altri studi.
[3]
L'aumento del sanguinamento è il problema principale con i
nuovi farmaci anticoagulanti
Indipendentemente dall'agente utilizzato, la pratica clinica
e la ricerca hanno spostato l'attenzione per ridurre il rischio di
sanguinamento nei pazienti trattati con anticoagulanti orali e antitrombotici.
Mentre i nuovi agenti potrebbero essere migliori del warfarin su più punti, la
capacità più efficace di prevenire la coagulazione si traduce anche nella
conseguenza indesiderata di un aumento del rischio di sanguinamento. Questo
sentimento è stato ripetuto più volte dai relatori di ACC.16.
La più comune
complicanza emorragica con NAO rispetto al warfarin è il sanguinamento
gastrointestinale (GI). I risultati della meta-analisi di Ruff hanno favorito
il warfarin rispetto ai NAO per i tassi di sanguinamento gastrointestinale
(inclusi o meno i risultati degli studi di dabigatran).
I sanguinamenti maggiori, così come i sanguinamenti minori,
possono essere un problema perché i pazienti interrompono i loro trattamenti -
non solo il loro trattamento antitrombotico, ma anche gli ACE inibitori, le
statine e tutte le altre terapie salvavita", ha spiegato Freek Verheugt,
MD, FESC, FACC, FAHA, professore di cardiologia, Centro cuore-polmone del
Centro medico universitario di Nijmegen e presidente del dipartimento di
cardiologia di Onze Lieve Vrouwe Gasthuis, Paesi Bassi.
Ulteriori svantaggi delle NAO sono che alcuni agenti hanno
requisiti di somministrazione specifici (ad esempio devono essere assunti con
un pasto abbondante (rivaroxaban 20 mg) o devono essere assunti due volte al
giorno), i NOAC non possono essere utilizzati in pazienti con disfunzione
renale grave e la maggior parte NOAC non avere una dose definita per i pazienti
con disfunzione renale moderata.
Bibliografia:
1. Ruff CT,
Giugliano RP, Braunwald E, et al. “Comparison of the efficacy and safety of new
oral anticoagulants with warfarin in patients with atrial fibrillation: a
meta-analysis of randomised trials.” Lancet. 2014. 383:955-962.
2. Connolly SJ,
Ezekowitz MD, Yusuf S, et al. “Dabigatran versus warfarin in patients with
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3. Patel MR, Mahaff
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fibrillation.” N Engl J Med 2011; 365: 883–91.
ROCKET
4. Granger CB,
Alexander JH, McMurray JJ, et al. “Apixaban versus warfarin in patients with
atrial fibrillation.” N Engl J Med 2011; 365: 981–92. ARISTOTLE
5. Giugliano RP,
Ruff CT, Braunwald E, et al. “Once-daily edoxaban versus warfarin in patients
with atrial fi brillation.” N Engl J Med 2013; 369: 2093–104. ENGAGE
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atrial fibrillation (SPORTIF III): randomised controlled trial.” Lancet. 2003
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7. Albers GW,
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patients with nonvalvular atrial fibrillation: a randomized trial.” JAMA. 2005
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10. Craig T. January, L. Samuel Wann, Hugh Calkins, et al.
2019 AHA/ACC/HRS Focused Update of the 2014 AHA/ACC/HRS Guideline for the
Management of Patients With Atrial Fibrillation. A Report of the American
College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Clinical
Practice Guidelines and the Heart Rhythm Society. Circulation. Originally
published 28 Jan 2019. https://doi.org/10.1161/CIR.0000000000000665Circulation.
2019;0
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