Post

Visualizzazione dei post da 2017

Potenzialità dei TOCOTRIENOLI su osteoporosi e danni al DNA in persone anziane.

Immagine
Tocotrienoli hanno attirato l'attenzione di molti ricercatori in tutto il mondo per le loro importanti proprietà terapeutiche e preventive, risultando efficaci nel controllare i livelli di colesterolo, l'evoluzione flogistica di numerose patologie infiammatorie e probabilmente anche la trasformazione neoplastica. Attualmente, ancora numerosi gruppi di ricerca stanno cercando di caratterizzare a pieno l'attività molecolare di queste vitamine, considerando la particolare complessità del meccanismo d'azione che con grande probabilità interviene direttamente nel controllo dell'espressione genica e delle più nobili funzioni della cellula. Tratto da https://www.x115.it/articoli/tocotrienoli.html Sono stati documentati una serie di effetti potenziali correlati all'assunzione o comunque alla presenza di adeguati livelli ematici di tocotrienoli. gli autori di questa revisione sistematica si sono posti l'obiettivo di valutare l'effetto potenzi

Depressione maggiore: l'aggiunta di aripiprazolo al primo antidepressivo è l'intervento più efficace

Immagine
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Jama, nei pazienti che non rispondevano a un farmaco antidepressivo l'aggiunta dell'antipsicotico aripiprazolo aumentava modestamente la probabilità di remissione dalla depressione rispetto al passaggio all'antidepressivo bupropione. «Il disturbo depressivo maggiore è una patologia cronica e debilitante che nel 2015 ha interessato circa 16 milioni di adulti negli Stati Uniti»spiega Somaia Mohamed, del Veteran Affairs Connecticut Healthcare System di West Haven, negli Stati Uniti, prima autrice dello studio.  «Purtroppo, meno di un terzo dei pazienti raggiunge la remissione con il primo antidepressivo» aggiunge. I ricercatori hanno quindi voluto valutare se vi fosse una differenza tra gli approcci terapeutici diretti a pazienti non responsivi al loro antidepressivo e hannorandomizzato1.522 soggetti in 35 U.S. Veterans Health Administration Medical Center, uomini per l'85% e con età media di 54 anni, con diagnos

ZOLPIDEM farmaco per l'insonnia utile anche per altre patologie neurologiche

Lo zolpidem è utile, seppure con effetti transitori, nel trattamento di una grande varietà di disturbi neurologici spesso correlati a disturbi del movimento e disturbi della coscienza. È quanto afferma Martin "Nick" Bomalaski del Dipartimento di Medicina fisica e riabilitazione all'Università del Michigan di Ann Arbor, primo autore di un articolo di revisione appena pubblicato su Jama Neurology. «Il farmaco, un ipnotico appartenente alla famiglia delle imidazopiridine comunemente usato per curare l'insonnia, aumenta l'attività dell'acido gamma-aminobutirrico A (Gaba), il medesimo neurotrasmettitore a effetto inibitorio su cui agiscono le benzodiazepine. Inoltre, data la sua azione selettiva sul sottotipo omega1 del recettore del Gaba, lo zolpidem ha tutte le potenzialità per essere impiegato nel trattamento di una gamma diversificata di patologie neurologiche, compresi i disturbi del movimento e lo stato vegetativo» sottolinea il ricercatore, che assieme ai

AIFA Nota 4 Pregabalin

Nota 4 La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti con dolore grave e persistente dovuto alle seguenti patologie documentate dal quadro clinico e/o strumentale: nevralgia post-erpetica correlabile clinicamente e topograficamente ad infezione da Herpes zoster neuropatia associata a malattia neoplastica dolore post-ictus o da lesione midollare polineuropatie, multineuropatie, mononeuropatie dolorose, limitatamente ai pazienti nei quali l’impiego degli antidepressivi triciclici (amitriptilina, clomipramina) e della carbamazepina sia controindicato o risulti inefficace gabapentin, pregabalin neuropatia diabetica duloxetina, gabapentin, pregabalin L’impiego di questi farmaci non è assoggettato a nota limitativa ed è a carico del SSN per le seguenti  indicazioni terapeutiche : trattamento della depressione maggiore e disturbo d’ansia generalizzato per duloxetina e della epilessia per gabapentin e pregabalin. Background La più recente definizione di dolor

Efficacia di acitretina nella psoriasi severa

Immagine
Efficacy of Acitretin in Severe Psoriasis J.M. Geiger, MD, Pharm D (Université Louis Pasteur, Strasburg, France) Acitretin (SORIATANE Ò , Roche Pharmaceuticals) is an aromatic retinoid, effective in the treatment of severe psoriasis. This study highlights data from two existing clinical trials to capture PASI 50 and PSI 75 responder rates which represent a common metric used in current psoriasis clinical trials. A review of pharmacokinetics, safety and a discussion of relapse rate establish acitretin as an efficacious, convenient, oral treatment for initial and maintenance therapy of severe psoriasis. Key Words: acitretin, aromatic retinoid, psoriasis, PASI Versione in lingua originale: http://www.skintherapyletter.com/2003/8.4/1.html Acitretina (SORIATANE Ò ) è un retinoide aromatico utilizzato nel trattamento sintomatico della psoriasi di grado severo. Meccanismo di azione L’efficacia di acitretina nel trattamento della psoriasi è perlopiù spiegato dal fatt

Registri AIFA: l’Agenzia fornisce informazioni sui dati dei trattamenti con i nuovi farmaci per la cura dell’epatite C

Immagine
Nota AIFA del 03/04/2017 L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fornisce in maniera sistematica, tramite aggiornamenti settimanali, dati pubblici circa i trattamenti con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) per la cura dell’epatite C cronica raccolti dai Registri di monitoraggio AIFA. Con l’obiettivo finale di favorire l’accesso alle nuove terapie per tutti i pazienti affetti da epatite C cronica e garantire al tempo stesso la sostenibilità del SSN, si è reso  inizialmente necessario individuare una strategia di accesso modulata sulla base dell'urgenza clinica al trattamento. Di conseguenza, l’AIFA, tramite la Commissione Tecnico Scientifica (CTS), ha individuato i criteri di  rimborsabilità prioritaria al trattamento con i nuovi DAAs sulla base dei risultati emersi dai lavori del Tavolo tecnico epatite C istituito presso l'Agenzia. I criteri di prioritizzazione individuano i seguenti gruppi di pazienti: Pazienti con cirro

Trattamento dei pazienti affetti da ipertensione—Commenti - Manuali MSD Edizione Professionisti

Trattamento dei pazienti affetti da ipertensione—Commenti - Manuali MSD Edizione Professionisti

TEORIA MONOAMINERGICA DELLA DEPRESSIONE PRINCIPALI FARMACI ANTIDEPRESSIVI

Immagine
La principale teoria biochimica sulla depressione è rappresentata dall’ipotesi monoaminergica proposta da Schild-Kraut nel 1965, in base alla quale la depressione sarebbe determinata da un deficit funzionale dei neurotrasmettitori monoaminergici in alcune aree cerebrali, mentre la mania dipenderebbe da un’eccessiva funzionalità di questi sistemi.  Dewhurts (1985); Maes e Meltzer (1995), Schatzberg e Schildkraut (1995). Tale ipotesi prese spunto da antichi studi sull’uso della reserpina come agente ipotensivo, un alcaloide derivato dall’arbusto   Rauwolfia serpentina . La reserpina agisce sul sistema nervoso centrale impedendo l’immagazzinamento delle monoamine nelle vescicole sinaptiche, perciò la sua somministrazione diminuisce l’attività delle sinapsi monoaminergiche; nei pazienti ipertesi trattati con reserpina, infatti, si ­riscontrava un’alta percentuale di sintomi depressivi. In seguito, si osservò che nei pazienti affetti da depressione clinica il turn-over della serotonin